STORIA
LA SEZIONE CAI DI CHIAVENNA
La Sezione CAI di Chiavenna è nata nell’aprile 1924: la Rivista n. 7 del Club Alpino Italiano, nella sezione dedicata
alla vita delle Sezioni, la menziona per la prima volta il 30 giugno dello stesso anno, riportando la notizia
che contava già 100 soci.
Ricordiamo alcuni dei nomi dei soci fondatori: Carlo Lombardini, primo Presidente, Luigi Sterlocchi,
Segretario-Cassiere, e don Giuseppe Buzzetti Consigliere Anziano.
I primi anni furono ricchi di entusiasmo e di attività: ad esempio nel 1928 la Sezione organizzò 17 gite,
alcuni interventi per la segnaletica dei sentieri ed anche la cena sociale. Fu realizzato anche il nuovo rifugio il
cui impegno economico forse fu la causa del successivo declino che si manifestò più tardi. Infatti dal 1937 al
1949, la Sezione visse un periodo molto travagliato, durante il quale prima diventò una sottosezione prima del
CAI Milano, poi del CAI Valtellinese.
Dal primo gennaio 1949 la Sezione di Chiavenna tornò a costituirsi sezione sotto la presidenza del
Generale degli Alpini Arnaldo Volla, che portò nuovo entusiasmo. Purtroppo della vita di sezione del decennio
successivo non abbiamo testimonianze perché probabilmente i documenti sono andati persi.
Gli anni sessanta e settanta furono invece anni di forte entusiasmo, dai più giovani e ai più maturi,
che si concretizzò in varie attività di grande interesse: gite, trofei (“Levi” ed “Emilio Centa”), posa di due croci,
una sul Pizzo Spadolazzo in occasione del centenario del CAI Nazionale ed una sul Pizzo Damino a ricordo
di don Giuseppe Buzzetti. Anche i lavori per la Capanna Chiavenna subirono un forte impulso: ampliamento
dell’edifi cio e costruzione della teleferica il tutto con una base poco numerosa, ma molto volonterosa: 182
soci nel 1964.
Negli anni ottanta e novanta la voglia di mettere mano alla Capanna Chiavenna ricevette un nuovo
stimolo, con modifi che ed ampliamenti. Infatti furono realizzati un nuovo piano, una nuova cucina, furono rifatti
solette, rivestimenti e serramenti, fu ampliato l’ingresso e realizzato l’impianto di smaltimento delle acque refl
ue. Dal 1983 la Sezione si fece anche carico del bivacco “Chiara e Walter”, realizzato dal soccorso Alpino e
da questi ceduto alla.
Nel 1977 dalla Sezione di Chiavenna ne nascono due nuove: quella di Madesimo e quella di Novate
Mezzola, che ora contano centinaia di soci.
Negli anni duemila ulteriori lavori per la costruzione del blocco servizi, del magazzino e dell’ampliamento
ulteriore della cucina, nuova vasca dell’acquedotto.
Nel secondo decennio del 2000 l’impulso è stato dato per la costruzione di due nuovi bivacchi, a Gorzonedo
ed in Val Capra, oltre ad una attività ormai consolidata, in accordo con Comuni e Comunità Montana
per la pulizia e segnatura dei sentieri della Valchiavenna. Inoltre, in accordo con il Consorzio Alpe Angeloga è
stata rifatta e potenziata la centralina idroelettrica che fornisce energia pulita a tutto l’alpeggio ed alla capanna.
Inoltre hanno avuto notevole sviluppo le gite, sia quelle in giornata sia quelle più lunghe, come peraltro
l’attività di alpinismo giovanile che richiama da anni decine e decine di ragazze e ragazzi.
Ricordiamo poi alcuni soci alpinisti che hanno dato lustro alla nostra sezione: don Giuseppe Buzzetti,
Luigi Iemi, Giovanni Mezzera, Chiara Giuriani, Carlo Pedroni, Accademico, ed altri ancora che sarebbe
troppo lungo elencare.
La vita di sezione, con i suoi periodi più o meno fecondi, ha sempre avuto forti stimoli dal consiglio ed
in particolare da alcuni presidenti che hanno spronato i tanti soci a lavorare in piena armonia.
La convinzione che ha sempre animato i soci della nostra sezione è l’appartenza ad una libera associazione
di volontari che con il proprio lavoro contribuiscono liberamente e gratuitamente al raggiungimento di
scopi condivisi, ed in particolare “la conoscenza e lo studio delle montagne, specialmente quelle italiane, e la
difesa del loro ambiente naturale”, come recita lo Statuto del CAI.